Il Garante per la protezione dei dati personali ha affrontato la questione della privacy in riferimento ad un’azienda di autotrasporto che ha sanzionato con 50mila euro per aver utilizzato un sistema GPS in modo illecito, tracciando i dipendenti senza rispettare le normative sulla privacy.
Diverse le violazioni riscontrate dall’Autorità, intervenuta a seguito della ricezione di un reclamo da parte di un ex dipendente dell’azienda.
Il sistema Gps, infatti, tracciava in modo continuativo i dati di localizzazione, velocità, chilometraggio e stato dei veicoli (ad es. quando erano spenti o accesi), in modo difforme da quanto previsto dal provvedimento autorizzatorio rilasciato dall’Ispettorato territoriale del lavoro.
Le violazioni riscontrate sono state piuttosto gravi, come la mancanza di un'informativa adeguata ai lavoratori e la conservazione dei dati per un periodo eccessivo. I dati raccolti venivano conservati per oltre 5 mesi, in violazione dei principi di minimizzazione e limitazione della conservazione dei dati stabiliti dal Regolamento UE.
È fondamentale che le aziende rispettino le normative sulla protezione dei dati, non solo per evitare sanzioni, ma anche per garantire un ambiente di lavoro rispettoso e sicuro per tutti.