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Approvato in Parlamento il Security manager

 Il Sole 24 Ore ha riportato la notizia, a firma di Marco Ludovico, del Security manager, il Disegno di Legge presentato alla Camera dei Deputati dal parlamentare mesagnese Giovanni Luca Aresta. Il Ddl ora passerà al Senato. Nel Decreto è inserito il principio di una funzione specifica per la sicurezza d’impresa. Di seguito il servizio de Il Sole 24 Ore.
Sicurezza aziendale e security manager riconosciuti per la prima volta dal Parlamento. L’attesa, sembra incredibile, è stata pluridecennale. I primi dirigenti responsabili della sicurezza in Fiat, Olivetti e Montedison, tra gli altri, sono arrivati con il terrorismo in Italia degli anni Settanta. Profili allora reclutati soprattutto tra gli ufficiali dell’Arma dei Carabinieri e i servizi segreti. Oggi ormai siamo alla terza generazione: il disegno di legge sul perimetro di sicurezza nazionale cibernetica, licenziato dalla Camera e ora al Senato, si fa carico di riconoscere realtà di fatto da anni. Alle prese con responsabilità moltiplicate e rischi molto più alti, certo non solo quelli cyber dilaganti. L’articolo del Ddl ora prevede misure per «garantire elevati livelli di sicurezza delle reti, dei sistemi informativi e dei servizi informatici» tra l’altro relative alla «struttura organizzativa preposta alla sicurezza». La Camera così introduce il principio della necessità di una funzione specifica destinata alla gestione della sicurezza.
Di conseguenza la sicurezza aziendale, dedicata agli obiettivi chiamati in gergo di safety e soprattutto disecurity, non può più trovarsi in conflitto di interessi con altre funzioni come l’information tecnology o l’ufficio legale.
L’ordine del giorno di 
Gianluca Aresta (M5S) approvato da Montecitorio impegna poi il governo a prevedere, tra l’altro, che il legale rappresentante dell’azienda – nel perimetro di sicurezza nazionale cibernetica sono tutti gli operatori di servizi essenziali – debba designare «un dirigente (Security Manager) incaricato di stabilire, mantenere, aggiornare un effettivo sistema di gestione della security assicurandogli i necessari poteri, le risorse umane e materiali per la gestione effettiva della sicurezza». Il riconoscimento è un fatto non da poco: mai prima d’ora in un atto parlamentare era comparsa la figura del security manager. Si rafforza così un ruolo svolto anche in un quadro di sicurezza nazionale dove sono in campo la Presidenza del Consiglio, con il Dis, e diversi ministeri. L’Interno con la Polizia di Stato e la Difesa con le Forze Armate, Carabinieri in testa; gli Esteri, le Infrastrutture con la Guardia Costiera, lo Sviluppo economico, l’Economia e finanze con la Guardia di Finanza. Per l’Aipsa (associazione italiana professionisti security aziendale), che annovera la quasi totalità dei manager per la sicurezza delle aziende italiane, è stato fatto «un passo avanti fondamentale e concreto verso il definitivo e formalizzato riconoscimento del contributo che le funzioni di security aziendale possono offrire all’ecosistema della sicurezza nazionale» come sottolinea il suo presidente Andrea Chittaro. Ma se il tema della sicurezza è così urgente – il Ddl sul perimetro nasce come decreto legge – altri passi avanti ci vorranno per garantire il pieno valore della sicurezza aziendale.

Fonte: Mesagnesera




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